Coldiretti chiede più immigrati perché "i raccolti rischiano di rimanere nei campi"

Hai detto bene (e infatti ti hanno downvotato). Ho lavorato nel settore per anni a stretto contatto con agronomi e produttori, ma in nord italia, non dall'altra parte del mondo. Confermo che i guadagni sono molto risicati anche in un mercato di nicchia come il frutto di bosco, che di solito tira più degli altri. Ho visto gente abbandonare le colture di mele e kiwi perché non ci guadagni, o spacciarle per bio o km zero perché quello è letteralmente l'unico modo per non andare sotto. Il tutto già pagando cifre criminali gli stranieri che lavorano per te. Se al mercato conviene comprare a prezzi stracciati da cina, sud america, o spagna e balcani senza andare troppo distante, non hai molte alternative. Aggiungici piaghe moderne tipo la cimice asiatica, che ti costringe a usare km di rete per coprire completamente i tuoi raccolti, più una miriade di altri insetti semisconosciuti che fanno altrettanti danni, e hai un bel quadro d'insieme della situazione di merda in cui si trova tutta l'industria in Italia. In Australia il guadagno c'è perché le colture sono estese e diluisci i costi, ma spiega al contadino italiano con qualche ettaro di terra che deve fare le colture sospese col macchinario per raccogliere, è come dire all'operaio semplice di comprarsi il porsche per arrivare al lavoro prima.

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