A Bruxelles però Amsterdam e Copenaghen (arrivata al rush finale) avevano schierato i loro ministri degli Esteri, Halbe Zijlstra (nella foto, ndr) e Anders Samuelson, mentre l’Italia era rappresentata dal sottosegretario alle Politiche europee Sandro Gozi.

Sandro Gozi è il diplomatico europeo più preparato e con più connessioni che abbiamo. C'è da applaudire alla scelta di mandare lui invece che Alfano, altroché.

Secondo Maroni, al posto del sorteggio, “sarebbe stato opportuno fare i calci di rigore, convocare Milano e Amsterdam al tavolo di Bruxelles, fare illustrare i due dossier e dopo l’Europa avrebbe dovuto assumersi le sue responsabilità: sono sicuro che in un confronto fra i due dossier, Milano avrebbe vinto. “Bisogna saper perdere? Se le regole sono giuste e la partita corretta. Qui c’è stata una scorrettezza. Anzi, un’incapacità dell’Europa di assumersi le sue responsabilità”.

Le regole sono state decise in anticipo di mesi, di comune accordo. La frignatina politica spero sia strumentale a tirare un po' di merda al governo, sarebbe desolante se Maroni davvero non sapesse questi fatti elementari e fosse convinto di una vera ingiustizia.