Un fumetto spiega (spicciolamente) perchè facciamo fatica ad accettare nuove credenze

Contesto uno degli assunti di fondo del ragionamento, ovvero che esistano tesi "giuste" e "sbagliate" a prescindere da contesto e accidenti vari e che le tesi considerate giuste meritino più ascolto di quelle sbagliate; è una distinzione che spesso viene fatta su base casuale e con una certa dose di narcisismo, soprattutto negli ultimi tempi dove, ad es., affermare di avere dubbi sui vaccini equivale a passare per una persona con basso livello di istruzione. Lo so che qui si parla di ascolto e scambio di idee ma se qualcuno non considerasse la sua tesi più vera di un'altra non ci sarebbe nè scontro nè discussione. Credo che affermare che sia sempre giusto cambiare opinione a prescindere è la premessa per atrofizzare il confronto e i tentativi della parte avversaria di portare prove oggettive di fronte all'evidenza delle quali nessuno ha più da ridire e che rendono il "confronto" un semplice esercizio intellettuale.

Una cosa del genere implica inoltre che si possano sempre trovare argomenti per manipolare a piacimento l'opinione dell'interlocutore, basta capire chi si ha di fronte e far leva sugli argomenti giusti (soprattutto in quelle discipline non direttamente riconducibili al ragionamento razionale).

/r/italy Thread