Voglio raccontarvi una storia

magari essendo un po' ipocondriaco e con qualche tendenza alla paranoia,

Non ho mai scritto questo, non ti conosco.

mi sono fissato su un problema che in realtà non esiste?

Non ho detto neanche questo. Il problema esiste. Ma va valutato secondo i criteri del Metodo Scientifico. Molti (soprattutto certi medici) si scordano che la medicina è una Scienza. Non esatta, ma è una Scienza. Si basa sul metodo empirico.

Io delle tue parole, non posso fidarmi. Io devo vedere in via oggettiva come stanno le cose. Via web è impossibile.

Come ho scritto, in questi mesi ho continuato sedute mirate ad affrontare il problema, ho preso farmaci (antidepressivi, ansiolitici, ormoni):

Ormoni?

insomma non credi che se era tutto una questione psicologica il mio problema sarebbe stato intaccato, almeno un po', da tutti questi interventi?

Non credo sia tutto una questione psicologica. Semplicemente: non lo so (l'approccio scientifico richiede che quando io non so una cosa.... dica, semplicemente, "non lo so" - sono le regole del gioco). E stai tranquillo che se non lo so io, uno sconosciuto sul web, non lo sanno neanche altri 100.000 sconosciuti sul web.

Queste sono cose complesse. La neurofarmacologia è un ramo molto complesso della farmacologia. E' possibile tu non abbia trovato un terapista adatto, che ti desse fiducia. E' possibile sia un mix tra problema organico e della psiche. Non lo so.

Ho già affrontato questa discussione altre volte e mi sono sentito dire cose simili e l'ho trovata una profonda offesa alla mia intelligenza.

Presupposto per risolvere i problemi è non farne questioni personali. Non c'entra nulla (ma proprio nulla) la tua intelligenza.

la realtà è che io ho obiettivamente un grosso problema e quello che mi sento dire è non è grave e passa pensando positivo.

Non ti ho mai scritto questo.

Usare per due anni un farmaco che blocca costantemente il 90% del SERT e sbilancia una infinità di meccanismi regolativi non è un uso intenso e continuato?

Ci dovrebbe essere qualche differenza solo perché uno è abusato ed ha effetti acuti forti e l'altro invece sta dalla parte dei buoni?

Le modificazioni dei recettori sinaptici, invece, persistono per una o due settimane Non è corretto, perché è stato visto (nelle cavie) che alcune modificazioni rimangono a lungo termine.

Come ho scritto da altre parti, sopra ed in vari post nella mia history, non ha senso che ti dia una visione dettagliata della faccenda. Mi dispiace: ma non la capiresti.

Ho una voglia matta di risponderti in maniera seria. Ma a quel punto ti obbligherei a giocare sullo stesso piano: e sarebbe scorretto.

Probabilmente se mi fossi fatto di cocaina per due anni ora direste "eh beh, ti sei drogato a lungo, cosa pretendi?". Poi scopri che il farmaco che ho preso condivide il 50% del meccanismo d'azione con la cocaina, solo è meno potente. Perché il cervello dovrebbe fare distinzione tra una sostanza brutta e cattiva e quella che invece mi segna il mio medico studiato?

C'è una parte di me che vorrebbe risponderti puntualmente a tutto ciò che hai scritto perché da un punto di vista meramente scientifico non c'è una cosa singola cosa corretta.

Poi mi calmo, penso che non sei un medico e che scrivi queste cose perché le credi vere e perché hai un problema e vuoi, genuinamente, risolverlo.

Giorni fa ho scritto un post per un ragazzo (a mio avviso -l'opinione di uno sconosciuto sul web!-) depresso. Poi l'ho cancellato proprio per la stessa ragione per cui non ti risponderò.

Non ci sono soluzioni facili. E non hai gli strumenti necessari per capire gli articoli scientifici: questo va messo in evidenza.

Io pubblico da anni. E i miei collaboratori pure. Quando vedo una "p" con valori sospetti, quando incappo in studi con N insignificante che non ha manco valore aneddotico, quando telefono ai centri di ricerca per farmi dare copia dei dati originali... lì capisco la differenza tra i Ricercatori ed i ricercatori. Non è perché sta su PubMed diventa verità: non funziona così.

Il Metodo Scientifico è complesso - è un lunghissimo processo di ottimizzazione che prevede (si, son previsti) studi fatti peggio, studi fatti meglio, periodi di "moda scientifica" (c'è anche questa!). E tutto 'sto casino si aggiunge alla necessità comunque di strati di conoscenza pregressa che non si possono skippare.

Il dare informazioni mediche online, a mio avviso, è misleading (ti fa confondere).

Vuoi veramente risolvere il problema?

La soluzione è:

  • chiudi internet. Banna tutti i tuttologi ed i medici sul web (il mio prof di Medicina Interna diceva: qualunque stronzo faccia diagnosi e dia terapia per telefono andrebbe preso a calci nel sedere perché non conosce le basi del Metodo Scientifico), cancella PubMed dai preferiti.

  • vai da un Medico Chirurgo specializzato in Psichiatria.

  • Se non ti ci trovi bene, scegline un altro. Prova con l'ASL.

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