Per gli atei: cosa vi ha spinto a diventare atei?

Ho seguito il percorso di tanti qui, con qualche differenza.

Mai avuto un vero attaccamento alla fede e i miei non mi hanno mai spinto verso una religione. Ho avuto il primo scontro data l'antipatia per la maestra di religione delle elementari, volevo rifiutarmi di fare religione e i miei avevano anche accettato, ma tra le telefonate della maestra, tra che la scuola non sapeva che minchia farmi fare, ho desistito e continuato per le elementari.

La comunione è stata una bella giornata perché la mia religione al tempo era attendere spasmodicamente l'uscita del N64 e, tra comunione e compleanno (visto che sono nato a maggio), ho raggiunto l'estasi suprema.

Nonostante ciò, ho deciso di mia volontà di fare le medie ai salesiani (fondamentalmente perché se ne parlava come una scuola che dava ottime basi). È stata un'esperienza ambivalente, gli amici che mi son fatto al tempo me li porto ancora dietro (e direi che, in una classe di 20+ persone, di cui la metà son rimasto in contatto, solo uno è passato al lato fondamentalista entrando in CL, gli altri variano dall'ateo/agnostico al generico disinteresse del "credente, non praticante"), ma ho odiato la messa mattutina settimanale e il ritiro spirituale trimestrale con confessione finale. Ho adorato l'idea di dare ai bambini 45m al mattino e 1h 30 al pomeriggio di possibilità di studiare supervisionati (ma questo è indipendente dalla religione). Ma alla fine l'esperienza lì mi ha fatto capire che della religione non mi interessava nulla e non capivo questo concetto della fede in un dio.

Cresima di nuovo fatta per i regali, no regrets.

Al liceo ho definitvamente abbandonato e ho detto "Ciao" all'ora di religione (infatti il primo anno metà dei miei compagni credevano fossi Testimone di Geova, l'altra metà erano miei ex compagni delle medie quindi sapevano del mio disinteresse). In realtà fu una scelta stupida, perché l'insegnante era molto bravo e le sue ore erano più sociologia che altro. Dopo essermi stufato di girare per corridoi e biblioteca per 4 anni tornai a fare religione e ho apprezzato l'apertura mentale e le discussioni. È anche il periodo in cui ho capito che l'agnosticismo era l'idea che più apprezzavo, perché non avevo alcun interesse verso la fede o lo sperare nell'esistenza o no di un dio.

Nel tempo mi sono interessato alle religioni, alle sette e quant'altro. Ho apprezzato molto e mi ritrovo in quelli che sono i principi di alcune religioni, in particolare zoroastrismo e giainismo le ho sempre viste piuttosto positivamente, ma anche l'apertura dell'induismo verso i progressi scientifici, per dire. Credo comunque che siano più principi universali e ragionevoli da seguire per una convivenza civile con gli altri, che dogmi religioni in cui credere ciecamente.

Alla fine fine però l'insegnamento che più apprezzo e cerco di seguire è quello dudeista (o taoista) del prenderla con filosofia e talvolta è vero, un tappeto da proprio un certo tono all'ambiente.

/r/italy Thread