Oggi è il mio Onomastico. Quando ero piccola, mi piaceva San Valentino perché era come un secondo compleanno, tutti a scuola mi facevano gli auguri, mi sentivo al centro dell'attenzione. Sì, ero una piccola diva egocentrica. Il fatto è che, compiendo gli anni a luglio, mi restava giusto San Valentino. Adesso, a 25 anni, è triste non me ne freghi quasi più niente. Questa sera festeggerò con il mio ragazzo andando a cena alla Bakery House. Magari sarà una bella giornata, chissà, non parto mai pervenuta. Intanto, so solo che lo stomaco mi si sta contorcendo per la fame. Mi sa che è ora di fare colazione.

Comunque San Valentino è una cagata, è la festa del consumismo e basta. Ma almeno per me è qualcosa di personale. È stato mio padre a darmi questo nome, che a me è sempre piaciuto proprio per San Valentino, la "festa degli innamorati". Pur essendo piccola, avevo già una considerazione piuttosto aulica dell'amore, pensavo non ci fosse cosa più importante al mondo (maledetta Disney, è anche colpa tua se sono cresciuta deviata!). Ne andavo proprio fiera. Forse un po' anche adesso. In fondo, non ho mai smesso di crederci, nell'amore, nonostante tutte le contraddizioni che crescendo ho potuto sperimentare.

Una massima in merito forse ce l'ho: "Non bisogna festeggiare solo un giorno all'anno, bisogna amarsi tutti i giorni con pazienza e dedizione!1!!1n1!" Sì, d'accordo, come per l'8 marzo, giusto. Ma i soldi per un regalo al giorno me li dai tu?

Buon San Valentino!